Lazio

Preistoria a fantasia

Bruno Fratini

(1927-1996)

Scultura, architettura, decorazione pittorica
San Michele in Teverina (Viterbo)

Il sito si trova in località Felceti, lungo la strada che scende ai calanchi. Molte opere risultano deteriorate a causa dello sgretolamento e della perdita del colore.

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Fernando «Bruno» Fratini emigrò da giovane in Svizzera, lavorando per oltre vent’anni come cameriere e tassista. Tornato al paese, una volta in pensione, a partire dagli anni ‘80 ha realizzato nel verde uno spazio dedicato alla preistoria, ispirato da un’enciclopedia che sfogliava con il nipote. Ha modellato in cemento vari animali, preistorici e non (dinosauri, rettili, scimmie, uccelli), vivacemente dipinti. Agli animali si aggiungono vari personaggi di sapore biblico e mitologico. Nelle sculture sono assemblate pietre, conchiglie e oggetti di recupero. Era anche un luogo d’incontro, con un tavolo, panche e un forno decorati.

A seguito di un consistente smottamento la strada è rimasta interrotta per anni, isolando la zona. Nel 2014 è stato riaperto il passaggio; Mario Ciccioli e Costruttori di Babele hanno ritrovato, nella vegetazione, le statue di Fratini, recuperando anche la documentazione fotografica d’epoca. La vicenda è raccontata da Alessandra Pisu, «Preistoria a fantasia»: il giardino babelico di Bruno Fratini, «Rivista dell’Osservatorio Outsider Art», 9, 2015, pp. 58-65.

Foto: ● Alessandra Pisu [1992]; ●● CdB [2014]