Veneto

La casa delle girandole

Donato Zangrossi

(1905-1990)

Installazione
Venezia

Il sito, non più esistente, si trovava dietro la chiesa di San Rocco, la facciata era visibile da Campo Castelforte.

Donato «Guido» Zangrossi lavorava come operaio alla Sava di Marghera, nel tempo libero si dedicava all’astronomia, alla fisica e alla filosofia. Alla fine degli anni ‘60, pensionato, fece il custode nella Biennale d’arte. Con legno di scarto iniziò a costruire creative girandole, di varie forme e dimensioni, collocandole sulla facciata della propria casa. L’allestimento e i restauri proseguirono per più di vent’anni, facendo della casa un luogo caro a molti veneziani e turisti. Dopo la morte dell’autore, le girandole si sono nel tempo rovinate, fino alla scomparsa.

 

La storia della casa è ricostruita da Giada Carraro, La Casa delle Girandole. L’arte cinetica di un poeta astronomo veneziano, Linaria 2014. Della stessa autrice: Costruttori di Babele in Veneto. Avventura di una corrispondente, «Aracne», 1, 2012; Sulle tracce di una galassia lagunare. La Casa delle Girandole di Donato Zangrossi, «Rivista dell’Osservatorio Outsider Art», 6, 2013, pp. 20-27; La Casa de los Molinillos en Venecia, «Bric-à-Brac», 1, 2018.
Il sito era inserito nella guida Touring Club di Venezia, fino al 1993. Fra i racconti dedicati alla casa: Antonella Barina, Il vento. Favola con immagini della Casa delle Girandole, Edizioni del Vento 1998, pp. 42-43; Renato Pestriniero, La Casa delle Girandole, in id., Accadimenti. Itinerari veneziani insoliti, Il Cerchio 2000, pp. 147-53.
Sulla rete un estratto video del 1995 
Il nonno bambino, di Enrico Norbiato e Manuel Righetto.

Foto: Giada Carraro [2013]. Si ringrazia la famiglia per le immagini d’epoca