Puglia

Il Santuario della pazienza

Ezechiele Leandro

(1905-1981)

Scultura e mosaico
San Cesareo di Lecce (Lecce)

La casa-museo di Leandro si trova in via Cerundolo 26, affidata al nipote Antonio Benegiamo. Nel tempo ha subito vari crolli e danneggiamenti; nel 2014 la Soprintendenza ha decretato il vincolo di interesse culturale.

Leandro lavorò sin da piccolo, prima come cementista, poi come minatore in Africa e in Germania. Dopo la guerra aprì un negozio di biciclette e si dedicò all’attività di rottamaio. Nel 1955 iniziò a costruire quella che diventerà la sua casa-museo: da una parte una galleria per i suoi quadri e le sculture, dall’altra – in un’area all’aperto di oltre 700 mq – il Santuario della pazienza. Si tratta di un grandioso complesso di figure statuarie e mosaici che rappresentano fra l’altro l’Apocalisse, la Passione di Cristo, il Giudizio Universale; più di duemila sculture realizzate con cemento e materiale di scarto, cocci, vetro, ferro, copertoni, piastrelle, rifiuti. Lo inaugurò nel 1975, dopo quasi un quindicennio di lavoro. Nonostante le mostre e i riscontri, il Santuario rimase un corpo estraneo dal paese, tanto che Leandro fu costretto a innalzare un muro di cinta per proteggerlo dal vandalismo.

L’arte di Leandro, specie la produzione pittorica, ha avuto un’ampia diffusione ed è stata testimoniata in numerose mostre nazionali e internazionali; vanno ricordati anche i suoi testi scritti. Per una dettagliata ricostruzione cfr. Antonella Di Marzo, Lorenzo Madaro, Brizia Minerva, Tina Piccolo (a cura di), Leandro unico primitivo, Grenzi 2016, catalogo dell’omonima mostra allestita a San Cesario di Lecce, Lecce e Bitonto, grazie all’intervento del MiBACT. Su Leandro e la tutela dell’opera cfr. anche Lorenzo Madaro, Ezechiele Leandro e il santuario dell’arte “sostenibile”, «Rivista dell’Osservatorio Outsider Art», 5, 2012, pp. 214-229; Ezechiele Leandro, artista outsider? Appunti per una ricerca, in Rita Ferlisi (a cura di) Filippo Bentivegna. Storia, tutela e valori selvaggi. Atti del Convegno. Sciacca 27-28 Giugno 2015, Regione siciliana, Assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana 2015, pp. 129-135; Ezechiele Leandro e il sacro, «Rivista dell’Osservatorio Outsider Art», 13, 2017, pp. 46-53. Cfr. anche la conversazione con Antonio Benegiamo in Gabriele Mina, Costruttori di Babele. Sulle tracce di architetture fantastiche e universi irregolari, elèuthera 2011.
Sulle mostre più recenti cfr. Rachele Fiorelli, Una mostra sentimentale per Ezechiele Leandro, «Rivista dell’Osservatorio Outsider Art», 7, 2014, pp. 130-135; Rita Ferlisi, Ezechiele Leandro: una grande retrospettiva, «Rivista dell’Osservatorio Outsider Art», 12, 2016, pp. 164-173.
Sulla rete un raro video degli anni ‘70 con un’intervista a Leandro e la documentazione de La festa dei Vivi (che riflettono sulla morte), promossa dal collettivo Lu Cafausu intorno al Santuario (cfr. il video del 2012 di Muud Film).

Foto: Lina Pispico [2012]