Marche

Il parco della fantasia

Francesco Prato

(1938)

Installazione
Macerata

Il sito si trova in zona Collevario, all’ingresso ovest della città, lungo la strada statale. Il parco si sviluppa in lunghezza delimitato da un lato dalla strada statale, dall’altro dalla linea ferroviaria. È accessibile contattando l’autore.

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Prato, ex vigile del fuoco, negli anni ’70 rilevò un terreno all’ingresso di Macerata, nel quale realizzare il Parco della fantasia, con oggetti trovati nei mercatini e opere realizzate con materiali di recupero, assemblati e trasformati. Compaiono totem fatti con tappi di bottiglie o palline di plastica, recinti di sci, sculture costruite con scarti di motorini o biciclette, auto decorate, etc. Il sito del cavalier Prato, il «tramandatore» (così come ama definirsi), viene osservato dagli automobilisti, fermi al semaforo in corrispondenza del passaggio a livello. Nel tempo vari materiali sono andati deteriorandosi o sono stati rimossi.

Sull’opera di Prato cfr. Giulia Pettinari, Lo spazio irregolare di un “tramandatore”: Fancesco Prato e il Parco della Fantasia a Macerata«Bric-à-Brac», 2, 2019, pp. 89-94. Sulla rivista d’arte Rrose Sélavy un articolo di Massimo De Nardo; la stampa locale ha dedicato alcuni servizi sul parco, sempre in pericolo di essere sgombrato. Qui sotto Franco Prato e le mille raccolte di un cavaliere, quinta puntata della serie Costruttori di Babele per la regia di Giordano Viozzi (Sushi Adv).

Foto: ● Giulia Pettinari [2013]; ●● Marco Biancucci [2016]

Costruttori di Babele #5