Lombardia

[La casa dell'arca]

Mario Caprioli

(1910-2005)

Architettura e decorazione architettonica
Brescia

La casa è in via Ponti 32, quartiere di San Polo, di proprietà della famiglia. La maggior parte delle decorazioni, compresa l’arca, non ci sono più.

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Caprioli, muratore, attorno al 1955 iniziò a costruire la propria casa, utilizzando materiali di recupero. Colorò le pareti esterne di giallo e le imposte di azzurro, tracciò disegni e mosaici fatti di ciottoli con vari soggetti. Sulla sommità della casa spiccava un’arca di cemento, con tanto di remi, che riportava la scritta: «L’acqua punì i cattivi: Noè col vino si consolò». Abbellì anche il giardino con recinti e sedili in cemento. Dopo la sua morte l’arca, elemento ben visibile dalla strada, è stata rimossa durante una ristrutturazione, così come diverse decorazioni. Le facciate sono state ridipinte: l’attuale aspetto ricorda appena quello originario.

In Franco Robecchi, Mi faccio una casa a forma d’infanzia, «AB. Atlante bresciano», 5, 1985, pp. 44-55, compare un’intervista con l’autore e un’importante documentazione fotografica. La casa con l’arca compare anche in Giovanni Ceni, Sol per sfogare il cuore. Architettura fra lucidità e follia, in Gigliola Rovasino e Bianca Tosatti (a cura di), Lanormalità dell’arte, Utet 1993; Marc Décimo, Les jardins de l’art brut, Les presses du réel 2007; Gabriele Mina (a cura di), Costruttori di Babele. Sulle tracce di architetture fantastiche e universi irregolari in Italia, elèuthera 2011.

Foto: ● Franco Robecchi [1985]; ●● Marc Décimo [1988]; ●●● CdB [2011]