Liguria

[I messaggi di Melina]

Melina Riccio

(1951)

Writing, installazione e ricamo
Genova

I graffiti di Melina Riccio si ritrovano in diverse città d‘Italia, specie nelle stazioni ferroviarie, e soprattutto a Genova, dove risiede.

Carmela «Melina» Riccio, originaria della provincia di Avellino, modellista, approda a Genova dopo anni di sofferenze e vagabondaggi. Dai primi anni duemila inizia a scrivere sui muri messaggi salvifici ed ecologici, in rima baciata, composti come avvisi ai passanti e spesso correlati al luogo in cui si trovano (insegne, bancomat, bidoni della spazzatura). Negli ultimi anni ha creato scritte ricamate, collage e assemblaggi polimaterici con materiale di scarto. Si sposta in treno, parla in rima, indossa vestiti variopinti e corone di alloro.

La valorizzazione dell’arte di Melina Riccio – prima considerata una curiosità della rete o un problema di vandalismo – si deve alle mostre curate da Gustavo Giacosa, in particolare Noi, quelli della parola che sempre cammina (Commenda di Pré, Genova, 2010) e Banditi dell’arte (Halle Halle Saint Pierre, Parigi, 2012), con i rispettivi cataloghi, e Melina Mater Matuta (Pinacoteca civica, Follonica, 2014). Ritratti di Melina eseguiti da Mario Del Curto sono stati esposti in Des Rives (ContemporArt, Genova, 2011). Cfr. anche Gustavo Giacosa, Io sono una stella (e le stelle si muovono). Intervista a Melina Riccio, «Rivista dell’Osservatorio Outsider Art», 2, 2011, pp. 48-59; Emanuela Iovino, Una stanza tutta per sé: Melina Riccio. Conversazione con Gustavo Giacosa, in Gabriele Mina (a cura di), Costruttori di Babele. Sulle tracce di architetture fantastiche e universi irregolari in Italia, elèuthera 2011, pp. 167-170: Marisa Giordano, Trame d’artista. Il tessuto nell’arte contemporanea, Postmedia Books 2012.
Nel 2008 Serena Gargani ha realizzato il video Melina (40’). Sui writing si trovano diverse segnalazioni sul web, con la mappatura dei suoi interventi.

Foto: Gustavo Giacosa [2007-2011]