Lombardia

L'Annichetta

Osvaldo Bottini

(1910-1964)

Architettura
Annicco (Cremona)

La nave di cemento è visibile da via Battisti, nella proprietà familiare. Gli eredi si occupano della periodica manutenzione.

Milanese, dirigente presso le acciaierie Falk, Bottini era un appassionato del mare. Dovendo ristrutturare la cascina di campagna ad Annicco, immaginò una costruzione molto riconoscibile entrando nel borgo: una nave bianca in cemento armato. Completa di tutti i particolari, dal timone alla sirena, è lunga 37 metri e alta 13. La fece realizzare da una locale impresa edile e l’inaugurò nel 1962; all’interno la nave fungeva da stalla per il bestiame. Dopo la morte prematura di Bottini, l’Annichetta – curata dal fattore Angelo Fasoli – è rimasta una presenza caratteristica del paesaggio. Oggi serve come deposito di materiale elettrico.

La nave nel prato ha suscitato l’interesse di vari periodici, di una storia romanzata (Romano Battaglia, Vivono fra noi. Personaggi curiosi, insoliti, singolari ritratti, Rizzoli 1977), di una fiaba per bambini (Roberto Piumini, Tre fiabe d’amore, Einaudi 2005). Si tratta di un’opera non realizzata direttamente dall’autore, ma per la sua genesi e la sua appartenenza al territorio, può rientrare nel novero delle creazioni babeliche.

Foto: CdB [2013]. Si ringrazia la famiglia per le foto d’epoca.