Puglia

Il Santuario di Sant'Antonio Abate

Pancrazio Pinto

(1923-2006)

Architettura, decorazione architettonica e pittorica
San Pancrazio Salentino (Brindisi)
L’edificio, in stato di abbandono, si trova in contrada Caretta, luogo di antichi insediamenti rupestri, vicino al santuario di Sant’Antonio alla macchia.

Salvatore De Pasquale (1907-1992), conosciuto come Tori monaco, decise a metà degli anni ’70, di costruire un luogo di preghiera in un piccolo appezzamento, dedicandolo ad Antonio abate. Lo spazio veniva opposto al vicino santuario ufficiale, consacrato invece ad Antonio da Padova. Nei lavori coinvolse Pinto, contadino e devoto al santo eremita. Pinto è probabilmente l’autore delle decorazioni del piccolo edificio, realizzate in un trentennio: calchi eseguiti con striscioline di gomma, con raffigurazioni bibliche, croci di cemento, pitture. Sui muri perimetrali compaiono scritte devozionali o di ammonimento. Il santuario privato ha ospitato occasionali messe e pellegrinaggi, pur circondato dalle censure della chiesa locale e dall’incomprensione del paese.

Il santuario dei due devoti è stato analizzato da Lina Pispico e Gabriele Mina, Scelto per fare tutto questo. Storia di un santuario babelico, in Bianca Tosatti e Stefano Ferrari (a cura di), Inquietudini delle intelligenze. Contributi e riflessioni sull’Arte Irregolare (Quaderni di PsicoArt, vol. 6), DAMS 2015, pp. 199-210.

Foto: Lina Pispico [2013]