Sicilia

[Le sculture di zu' Sarino]

Rosario Santamaria

(1913-1992)

Scultura
Favignana (Trapani)

Le sculture di Santamaria si trovavano in diversi luoghi dell’isola, compresi gli scogli. Per buona parte sono andate disperse; un nucleo di sculture è presente in un giardino privato.

Santamaria, noto come «zio Sarino», fece il cavatore di tufo, il marinaio, il muratore. Negli anni ‘70, ispirato dalla forma dei legni trovati sulla spiaggia, iniziò a scolpire gli scogli e il tufo: in particolare teste e animali che poneva ovunque, sopra i muretti o le cassette postali. La sua casa, in via Foscolo, è ancora oggi riconoscibile per le piastrelle di ceramica colorata. Aveva un laboratorio vicino all’imbarco e amava donare le sue opere ai turisti.

L’opera di Santamaria è analizzata in Eva di Stefano, Irregolari. Art Brut e Outsider Art in Sicilia, Kalós 2008. Rachele Fiorelli ne ha seguito le tracce a Favignana: cfr. Nel giardino segreto di Santamaria, «Rivista dell’Osservatorio Outsider Art», 2, 2011, pp. 26-35; La storia di Rosario Santamaria. Status degli studi e proposte di intervento, in Antonella Di Marzo, Lorenzo Madaro, Brizia Minerva, Tina Piccolo (a cura di), Leandro unico primitivo, Grenzi 2016, pp. 129-133; Anima pietra. Sulle tracce di Sarino Santamaria, «Rivista dell’Osservatorio Outsider Art», 14, 2017, pp. 174-181, su un progetto di valorizzazione dell’associazione OutArtLab.

Foto: dal web