Antonutti fu calzolaio, emigrato in Francia lavorò in una cava di pietra. Dopo aver appreso la tecnica da uno dei figli, studente presso la Scuola di Mosaicisti del Friuli, a Spilimbergo, si dedicò alla decorazione dell’intera facciata (larga più di 10 metri per un’altezza di quasi 7 metri) della casa familiare. Realizzava disegni preparatori, utilizzava pezzi di lastre di silicio colorato e, progressivamente, applicava i mosaici sul muro. I soggetti sono disparati: episodi biblici, scorci veneziani, riproduzioni di opere d’arte, paesaggi, ritratti familiari. Dopo il lavoro sulla casa, svolto fra il 1975 e il 1981, si dedicò alle tarsie in legno, con soggetti religiosi (talune donate a istituzioni e chiese, ad esempio le 14 stazioni della Via Crucis alla parrocchia di Blessano).
Foto: ●CdB [2015]; ●●Giada Carraro [2024]. Si ringrazia la famiglia Antonutti per la fotografia dell’artista.