
Posta a pochi metri dal mare, la piccola chiesa di Piedigrotta viene ricavata nel XVII secolo, come ex voto per uno scampato naufragio. A fine ‘800 Angelo Barone (1845-1917), cartolaio di Pizzo Calabro, iniziò ad ampliare con il piccone la grotta e ad abbellirla con una trentina di figure scolpite nel tufo. Il lavoro vene proseguito dal figlio Alfonso, fotografo e pittore, che dedicherà quarant’anni allo scavo e alla decorazione, scolpendo centinaia di soggetti religiosi (santi, episodi evangelici…) e realizzando bassorilievi affreschi (in parte perduti). Dopo gravi vandalismi, Giorgio Barone, figlio di Alfonso e scultore, alla fine degli anni ’60 restaurò le opere e inserì soggetti contemporanei, come Fidel Castro e J.F. Kennedy. L’ambiente riceve luce da piccole aperture nella parete.
Dati storici sono raccolti in Marisa Costa, Cara, vecchia Madonnella…: storia e leggenda della chiesetta di Piedigrotta a Pizzo, «Calabria sconosciuta», 43, 1989, pp. 107-110 e Carmensissi Malferà, Le verità di Piedigrotta, Hodigitria 2008. Sulla rete si possono trovare molte fotografie e filmati.
Foto: Cdb [2024]