Una volta andato in pensione, nel 1981, Lapolla aveva popolato con decine di spaventapasseri un orticello lungo la statale, adiacente a uno stabilimento che lavorava il grano e nel quale era stato operaio per trent’anni. All’inizio voleva semplicemente allontanare gli uccelli, poi si era appassionato all’impresa che divenne la sua occupazione principale. Gli spaventapasseri erano realizzati con materiali di recupero: utilizzava in particolare indumenti e giochi per bambini che trovava nelle discariche, costruendo personaggi variopinti e di diverse altezze. Spesso li restaurava, cambiava forme e posizioni. L’installazione è stata più volte spazzata via; «nonno Biagio» ha abbandonato il campo nel 2016.
Nelle fotografie che si trovano in rete è possibile notare i cambiamenti dell’installazione. Il gruppo Ars Populi, nel 2013, ha dedicato all’artista una canzone e un video girato a Matera.
Foto: CdB [2012; 2015]