Albertelli, tecnico della Telecom, una volta in pensione ha ricostruito nella propria casa, su una superficie di 200 mq, la Terra santa. Ha lavorato un decennio con cemento, resine, vernici acriliche e cristalli, investendo 30.000 € e seguendo le planimetrie storiche dei luoghi biblici. Ha usato rocce prelevate di nascosto dal Golgota, dalla Grotta di Betlemme e da quella dell’Annunciazione. All’esterno ha ricostruito la Via Crucis, lunga quanto l’originale (520 m) e ha eretto una croce illuminata alta 7.38 m, seguendo la tradizione delle «croci gloriose».
In rete un’intervista pubblicata su «Il Giornale» nel 2008. Albertelli è stato processato e assolto per abuso edilizio, abuso della credulità popolare e disturbo alla quiete pubblica (il venerdì sera ripercorreva la Via Crucis in compagnia di una ventina di amici): la vicenda è raccontata in Roberto Corsi, Anoressia della Memoria, Aleph 2007.
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