Ciccarelli, barbiere, coltivò svariate passioni, fra cui l’escursionismo. Alla fine degli anni ’80, il comune di Pioraco, con il locale gruppo speleologico di cui Ciccarelli era fondatore, decise di ripulire e sistemare il percorso naturalistico Li Vurgacci. In una parte del sentiero scolpì una decina di grandi volti, colti frontalmente o di profilo, che riconosceva nella roccia. Continuò a scolpire pietre trovate in giro; la famiglia conserva un centinaio di sculture di piccole-medie dimensioni: ritratti di amici e conoscenti, personaggi sacri, animali.
Nel museo dei fossili di Pioraco sono esposte le armi e i suppellettili che Ciccarelli aveva ricreato per avvicinare i giovani alla preistoria. Nel 2017 è stato realizzato anche il dépliant L’archeologia sperimentale di Antonio Ciccarelli, a cura di Claudia Katia Monaldi e Andrea Sbrancia.
Foto: Giulia Pettinari e Alisia Cruciani [2018-2021]