«Michele» Tizzani, contadino, a partire dal 1970 collocò oltre un centinaio di sue opere prima in un parco privato, in cui faceva manutenzione, quindi in un giardino di proprietà. Le realizzava con materiali naturali e oggetti trovati: pietre, rami, tronchi, avanzi di lavori edilizi, bottiglie, etc. I soggetti erano vari: villaggi in miniatura, animali intagliati, omini, piatti, alberi di lumache (con bacchette e filo di ferro oltre centinaia di gusci di lumache raccolti nei boschi). Per rendere più visibili le forme, le dipingeva con colori primari e pennelli ricavati da rametti. La maggior parte delle composizioni è andata distrutta con il passare del tempo, restano visibili trenta lavori.
Foto: Loreto Tizzani