Di origini abruzzesi, già cuoco e ferroviere, Di Cesare nel 1981 si è trovato a realizzare un muro lungo la parete rocciosa dietro la sua casa. Da qui ha iniziato, con successivi sbancamenti, a realizzare un’architettura di cemento che si inerpica per 50 metri sul monte, con camminamenti, più di 200 scalini, panchine, archi, vasi, terrazzi. Una grande parte della superficie è decorata a mosaico con sassi, conchiglie, vetri, materiali di recupero (giochi per bambini, tappi di bottiglia, piatti, fanali…). In vari spazi ha inserito detti popolari, nomi di persone, date.
Il sito è diventato un’attrazione turistica riconosciuta (e segnalata anche dai navigatori), grazie a una grande quantità di articoli, rubriche di viaggio e video in rete che lo hanno battezzato il “Castello incantato” del “Gaudì di Grosio”.
Foto: CdB [2023]