Mereu fu contadino, minatore in Belgio per vari anni, gelataio (da qui il suo soprannome, “Banana”). Dal 2005 pose nel giardino di fronte alla sua casa e sul cancello un centinaio di sculture, in legno di ginepro, dipinte e di varie dimensioni. Le sagome rappresentano personaggi storici e contemporanei (da Bin Laden al calciatore Balotelli), figure fantastiche, animali. Le sculture sono spesso composte da più parti, unite con chiodi e filo di ferro, e arricchite di cappelli, orecchini e accessori.
Lo studioso e collezionista ceco Pavel Konečný ha dedicato due articoli all’opera di Mereu: Sardegna babelica, «Rivista dell’Osservatorio Outsider Art», 9, 2015, pp. 66-77; Bartolomeo Mereu – From Ice Cream to Sculpture, «Raw Vision», 97, 2018, pp. 46-51; ha inoltre presentato alcune sculture in una mostra presso l’Istituto di Cultura a Praga e realizzato un breve video.
Foto: CdB [2018]