
Scalmana, ingegnere, ha concepito la sua “città ideale” fin da piccolo e, adolescente, ha iniziato la costruzione di un “impianto urbanistico a carattere storico”, in continuo sviluppo, tutto realizzato in cemento e in scala 1:25. Nell’ampio giardino di casa, su una superficie di oltre 250 metri quadri, ha edificato più di cento edifici, attraversati da una rete stradale e da canali d’acqua, attorniati da più di mille alberi, mantenuti a una giusta altezza, e sovrastati da montagne. Non mancano tegole, camini, pavimentazioni, scale, spazi sotterranei e rete fognaria; sono affiancate diverse epoche storiche, con il sito archeologico, il borgo medievale, la cattedrale rinascimentale, l’edificio seicentesco. Nel tempo – utilizzando 100 tonnellate di malta e cemento, ricostruendo gli edifici – ha affinato le strategie costruttive, utilizzando dime, cartoni preparatori, l’AutoCAD.
Foto: Cdb [2023-24]