Bergantin fu impiegato come aggiustatore meccanico e consulente di impianti a Novara, lavorando in tutti i continenti. Nel 2011, in pensione, come sfida per superare in altezza un impianto giapponese, decise di innalzare da solo – in un bosco di proprietà – una torre che sfiorava i ventisei metri. Costruì in cinque mesi la struttura in legno ancorandola intorno a una robinia, salendo con delle corde, utilizzando migliaia di viti. In cima pose un piano basculante e una pala eolica. La torre, pesante 12 quintali, nei due anni successivi, fu prima dimezzata, per ragioni di sicurezza, per poi sparire dopo la vendita del terreno.
Bergantin per decenni realizzò sculture in legno, quadri e disegni. La famiglia conserva un video amatoriale in cui lo si vede tagliare i rami alti dell’albero. Nel 2012 fu ospite alla Biennale Architettura di Venezia, all’interno del progetto GrandTuristas.
Foto: famiglia Bergantin [2011-2013]; ritratto CdB [2023]