Emilia Romagna

La nave «Jolanda»

Alberto Manotti

(1942-2022)

Installazione
Boretto (Reggio Emilia)

La struttura si trovava sull’argine destro del Po, all’entrata di Boretto, in una piccola ansa sotto il ponte stradale che attraversa il fiume. L’opera, più volte rifatta dall’autore dopo le alluvioni, è stata distrutta dalle piogge nel 2024.

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Manotti, autobattezzatosi il «re del Po», lavorò come operaio in una fabbrica di mobili e come custode del locale campo sportivo. Fin dagli anni ‘70 realizzò nel greto del fiume baracche e costruzioni, incastrando e inchiodando tronchi e rami recuperati sulle rive. Dal 2009 si dedicò quotidianamente, con la stessa tecnica, alla costruzione di uno scheletro di nave. Lunga più di 40 metri e alta 6, costituita da migliaia di pezzi e dotata di scale, passerelle, punti panoramici e giochi per bambini, la nave era ancorata alla riva grazie a tiranti e a lunghi tronchi piantati in profondità nel terreno. Quando il fiume si alzava Manotti raggiungeva la sua creazione in barca. Presso la sua casa creò un personale «Museo del Po» con legni e oggetti ritrovati.

Manotti viene ricordato negli incontri raccolti da Guido Conti, Il grande fiume Po, Mondadori 2012 e Paolo Rumiz, Morimondo, Feltrinelli 2013, la sua biografia in Filippo Ferraroni, Il Re del Po. Il Grande Fiume e le stelle (StreetLib 2024).
Qui sotto Alberto Manotti e l’arca del “Re del Po”, seconda puntata della serie Costruttori di Babele per la regia di Giordano Viozzi (Sushi Adv). In rete si possono trovare vari filmati, ad es. Giacomo Costa, Il Re del Po (2015, 2’) e l’esteso documentario “Re ad Po” di Klaverna (2017, 49′). Come uomo del fiume Manotti è protagonista del lavoro di Elena Fieni, Visibile… Invisibile: Un Re racconta il suo Regno (2006, 57’).

Foto: ● CdB [2013]; ●● Marco Biancucci [2014]

Costruttori di Babele #2