
Bevilacqua svolse vari lavori, quali il barbiere, il muratore, il costruttore edile: con grande intraprendenza acquistò terreni per lottizzarli e rivenderli. Negli anni ’60 iniziò a collocare delle sue sculture in due orti di proprietà, presso un casolare a Geppa e a Maiano (frazioni di Vallo di Nera) che realizzava ricoprendo di cemento una struttura interna di ferro e tronchi. I soggetti sono diversi: la propria famiglia, animali, un presepe, un crocifisso, santi umbri con i rispettivi attribuiti (Benedetto da Norcia, Francesco d’Assisi, Rita da Cascia). Continuò a scolpire fino alla morte.
Sulla rete cfr. un articolo del 2015 di Agnese Benedetti e la scheda monografica su Bric-à-brac Italia di Giada Carraro.
Foto: Giovanni Duca