Emilia Romagna

Museo Ettore Guatelli

Ettore Guatelli

(1921-2000)

Collezionismo e allestimento museale
Ozzano Taro (Parma)
Il museo si trova in via Nazionale 130. Sul sito del museo sono presenti tutte le informazioni per la visita, le mostre, gli eventi, le offerte didattiche.

 

Guatelli, maestro elementare, dagli anni ’50 iniziò a raccogliere e salvare oggetti e materiali che provenivano dalle case contadine e dalle botteghe artigiane. Allargando le sue collezioni, giungerà a più di 60.000 pezzi, cui affiancava schede di osservazione. Allestì il suo «museo del quotidiano» (inaugurato nel 1996) fra la propria casa e il granaio, dedicando una decina di ambienti agli attrezzi, alle scatole di latta, agli orologi, ai giochi, alle scarpe, agli strumenti musicali, agli ambulanti dello spettacolo, etc. Gli oggetti furono disposti scenograficamente alle pareti e al soffitto, con diversi riallestimenti, dando vita a una grande installazione artistica e museografica. In vari spazi intorno al museo sono accumulati altri pezzi raccolti o donati al museo in mezzo secolo.

Il museo è stato sostenuto, fin dagli anni ’70, dall’Associazione Amici del Museo Guatelli, poi – in termini istituzionali, gestito dal 2003 dalla Fondazione Museo Ettore Guatelli e accreditato al Sistema museale nazionale. Ogni anno attrae oltre 2.000 visitatori ed è meta di studiosi e artisti internazionali.
La bibliografia è particolarmente ricca, riferimenti si trovano nella pagina dedicata al sito del museo.  Fra i molti scritti dello stesso Guatelli si possono ricordare: Museo e discarica, «Ossimori», 5, 1994, pp. 65-72; Il Museo come opera mai finita, in Franca Di Valerio (a cura di), Contesto e identità: gli oggetti fuori e dentro i musei, Clueb 1999, pp. 219-226; La coda della gatta. Scritti di Ettore Guatelli: il suo museo, i suoi racconti (1948-2004), a cura di Vittorio Ferorelli e Flavio Niccoli, Istituto per i beni artistici culturali e naturali della regione Emilia-Romagna 2005; Storia di Boris, a cura di Maria Federico, MUP Editore, 2008. Fra gli studi scientifici su rimanda ai numerosi interventi di Pietro Clemente e Mario Turci (storico direttore del museo, cui è succeduto Jessica Anelli), specie su «La ricerca folklorica» e «AM – Antropologia Museale», oltre che a numerosi cataloghi illustrati, come Pietro Clementi e Ettore Guatelli (a cura di), Il bosco delle cose, Guanda 1996; Catia Magni e Mario Turci (a cura di), Il Museo è qui. La natura umana delle cose. Il Museo Guatelli di Ozzano Taro, Skira 2005; Ettore Guatelli. La vita delle cose, fotografie di Mauro Davoli, Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci, 2017; La parte del tutto. Immagini dal Museo Guatelli, fotografie di Mauro Davoli, Grafiche Step, 2021. Si aggiungono le pubblicazioni scritte e multimediali riguardanti le mostre ideate dal museo (es. sul «design spontaneo», sui giochi, sui mulini). Cfr. anche Cristina Calicelli e Gabriele Mina, La raccolta dello stupore: il Museo Guatelli. Conversazione con Mario Turci, in Gabriele Mina (a cura di), Costruttori di Babele. Sulle tracce di architetture fantastiche e universi irregolari in Italia, elèuthera 2011, pp. 174-176. Il museo è argomento di molte tesi, indagini fotografiche e video, ad es. il documentario di Pietro Medioli, Il mondo che abbiamo perduto – Ettore Guatelli e il suo Museo (Komedì, 2000, 52’). Sul canale YouTube del museo è possibile vedere alcune interviste a Ettore.

Foto: Michel Werth [2011]