
Poletti, già muratore e impiegato presso il macello del paese, a partire dal 1975 si dedicò alla scultura della pietra e di vari tipi di legno. Le opere, di piccole e grandi dimensioni (scolpendo dei macigni), talora sovrapposte, propongono vari soggetti sacri (crocifissi, natività) e profani, animali, fiori… Decorò inoltre vecchie piagne (lastre di pietra con cui si realizzavano i tetti); realizzò gratuitamente e donò diverse opere. La moglie Isa contribuì con suoi lavori e con un’ampia raccolta di oggetti all’interno della casa: con lei condivise tutta la vita e la vicenda del Parco, divenuto nel tempo un’attrazione dell’area appenninica.
Sulla rete cfr. la scheda monografica su Bric-à-brac Italia di Giada Carraro.
Foto: ● Luigi Menozzi [2018], ●● Giada Carraro [2024]